La denominazione del paese, Chianti, può derivare da clanum che significa china o pendio oppure da clango luogo coperto di boschi favorevoli alle cacce.
Il borgo di Chianni è di origine longobarda, il castello fu conteso fra il vescovato di Volterra e la Repubblica pisana, fino a quando fu conquistato da Guido di Montefeltro. Il nucleo centrale conserva ancora gli antichi edifici medievali e le fortificazioni.
Nel 1325 Chianni con una sanguinosa rivolta si ribellò a Pisa e a metà del secolo l'imperatore Carlo IV confermava il dominio di Volterra sul territorio di Chianni.
Con la riforma amministrativa attuata dal Granduca Ferdinando II nel 1776 la comunità di Chianni venne a far parte della Podesteria di Rosignano e della Cancelleria di Lari.
Da allora Chianni ha vissuto tutto quello che può aver vissuto un piccolo paese: il periodo del Regno d'Italia, la I° Guerra Mondiale, ha vissuto gli orrori della II° Guerra Mondiale con bombardamenti e morti specie nelle trincee di Montevaso e dei poggi intorno.
Nel dopoguerra lo spopolamento delle campagne ha influito in larga parte al calo demografico.
Conosciuta nel XIV e XV secolo per lo sfruttamento delle miniere di allume, fu presa dai Medici, attenti all'appropriazione di questa fondamentale risorsa utile alla lavorazione della lana e dei tessuti. La città è famosa non solo per le acque sulfuree, chiamate "acque della salute", ma anche perché è situata tra suggestive distese boschive che rendono lo scenario di Chianti unico e meraviglioso.
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